Ogni buon veronese conosce la tradizione ed il culto di Santa Lucia, protettrice degli occhi e dispensatrice di dolciumi e doni ai bamini. Non tutti però conoscono l’origine di questa tradizione popolare.
Lucia era una martire cristiana, morta all’epoca di Diocleziano, a causa delle persecuzioni in voga in quel periodo storico. Si dice che nemmeno le fiamme riuscirono a bruciarla ed infatti morì trafitta da un pugnale alla gola. Spesso si sente dire che “le cavarono gli occhi”, fatto non documentato. E’ vero però che Santa Lucia è considerata la protettrice della vista, e per questo spesso ritratta con gli occhi su un piattino, ricordo indelebile nella mente di ognuno.
Il culto della Santa è molto vivo in Sicilia ed in Veneto dove, proprio a Verona, la tradizione narra che Santa Lucia fù invocata nel XIII secolo quando si diffuse in città una grave ed incurabile epidemia di “mal d’occhi” che colpì specialmente i bambini. Fu così chiesta la grazia a Santa Lucia. Il popolo compì un pellegrinaggio a piedi scalzi e senza mantello, fino alla chiesa di S. Agnese, dedicata anche alla Santa, proprio dove oggi si erge il Municipio di Verona. Il freddo costrinse i genitori ad una promessa ai propri figli per convincerli a partecipare alla processione. La Santa avrebbe fatto trovare, al loro ritorno, tantissimi regali. I bimbi accettarono felici e l’epidemia sembrò terminare velocemente.
Da quel momento in poi la leggenda si fece tradizione e il 13 dicembre i genitori portano in chiesa i bambini per ricevere una benedizione degli occhi. Sempre secondo la tradizione, la notte del 12 dicembre, i bambini aspettano l’arrivo della Santa che porta loro tantissimi doni e dolcetti a bordo di un asinello volante, sempre accompagnata dal suo fedele aiutante Gastaldo.
E’ consuetudine lasciare un piatto sul tavolo della cucina con del cibo (latte e fieno) per far ristorare sia la Santa che i suoi fedeli compagni. Si và a letto presto per evitare di incrociare per casa Santa Lucia che, si dice, accechi con la cenere i bambini che trova ancora svegli. La mattina del 13, i bambini corrono a cercare i doni che la Santa ha lasciato ai più buoni.
Nasce così una tradizione che per ogni veronese è emozione, ricordi, paura, eccitazione. E’ l’evento per eccellenza dedicato ai propri figli, anche quelli grandicelli a cui un piatto di dolci o un piccolo pensiero non si nega mai.
Ti aspettiamo nel nostro negozio per piccolo dono a base di cioccolate, cantucci, tisane e altri piccoli pensieri che tengano viva questa centenaria tradizione che… scalda sempre il cuore.
Buona Natura e buona… Santa Lucia.